Recensione: "Il ragazzo selvatico. Quaderno di montagna" di Paolo Cognetti - Un lettore è un gran sognatore | Blog di letteratura, storia, cultura, teatro

giovedì 15 maggio 2014

Recensione: "Il ragazzo selvatico. Quaderno di montagna" di Paolo Cognetti

Eccoci qua con una nuova recensione!!

Ieri ho avuto il piacere di conoscere Serena di Attraverso i libri e quel che Serena vi trovò (una ragazza fantastica e pazza proprio come me :P) e mi ha fatto scoprire un mercatino dell'usato in cui ho trovato libri a prezzi fantastici *___* Ma ve ne parlerò prossimamente nella rubrica Shopping libroso :D

Ora passiamo alla recensione!


Titolo: Il ragazzo selvatico. Quaderno di montagna
Autore: Paolo Cognetti
Editore: Terre di mezzo
Collana: Narrativa
Pagine: 101
Prezzo: 12,00€

Paolo ha trent'anni e si sente senza forze, sperduto, sfiduciato: gli sembra di non andare da nessuna parte. Così lascia la città dov'è nato e cresciuto e se ne va a stare in montagna, in una baita a duemila metri. Qui, nella solitudine quasi totale, riscopre una vita più essenziale e rapporti umani sinceri con gli unici due vicini di casa. La storia vera di una fuga e di un viaggio per ritrovare se stessi, per fare i conti con il passato, una lotta a mani nude contro il dolore.


In questa seconda tappa del Giro d'Italia letterario, la regione protagonista è la Valle D'Aosta.

Questo è un libro autobiografico: in un momento critico della sua vita, in cui ha molte domande e molte incertezze, Paolo per qualche mese decide in primavera di trasferirsi in montagna, il luogo in cui è uscito e in cui ha trascorso ogni estate fino a 10 anni prima. Inizia a sentire troppo stretta la vita di città ed ha bisogno di un viaggio che gli permetta di riscoprire se stesso e riflettere sulla sua vita.
Quello che cerca Paolo è la libertà che in città non ha. E, secondo me, non è una scelta tanto sbagliata: tutti noi nella nostra vita abbiamo sentito almeno una volta la necessità di allontanarci da tutti e stare un po' da soli. Certo, forse nessuno andrebbe mai in montagna per dei mesi, ma sono certa che ognuno di noi ha un posto dove rifugiarsi per riflettere, per staccare la spina.

Cognetti in questo suo diario ci parlerà dei libri che gli tengono compagnia, degli amici pastori conosciuti e degli animali selvatici che incontra.
Non mancano le citazioni di altri personaggi, per esempio Mario Rigoni Stern, Reclus Élisée e Primo Levi. Proprio su quest'ultimo accenna al fatto che era stato trovato su quelle montagne dai soldati nazisti e poi deportato. Molte sono anche le citazioni di canzoni, come quelle di De Andrè, e di poesie come quelle di Antonia Pozzi o Acqua Alpina. 

Lo stile dell'autore può essere definito quasi poetico, soprattutto nella descrizione dei luoghi. In questo quaderno di viaggio infatti Paolo fa un quadro perfetto di quel meraviglioso paesaggio e, attraverso le sue parole, si riesce quasi a percepire il senso di pace che si prova a stare in quei luoghi. Ti viene voglia di fare una valigia e partire, di dedicarti a te stesso e, soprattutto, di allontanarti dalla frenetica vita di città. Tutte quelle descrizioni della natura ti fanno ritrovare con un animo più sereno.
Purtroppo alcune parti le ho trovate un po' lente, forse perchè non ho mai avuto la fortuna di andare in montagna e conoscere quei luoghi silenziosi e quindi non sono riuscita ad entrare in pieno nella storia.


VOTO:

1 commento:

  1. Libertà l’ho vista dormire
    nei campi coltivati
    a cielo e denaro,
    a cielo ed amore,
    protetta da un filo spinato.
    Libertà l’ho vista svegliarsi
    ogni volta che ho suonato
    per un fruscio di ragazze
    a un ballo
    per un compagno ubriaco.

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